1. la mia famiglia


    Date: 6/21/2017, Categories: Taboo Author: Batman_112, Source: xHamster

    ... ”Cavoli se ci sa fare !” mi disse “Mi sta facendo sbrodolare la passera” e dicendo questo mi afferrò con prepotenza il pene attraverso i pantaloni. Ebbi un sussulto misto ad un immenso piacere, soprattutto quando gli sentì dire: “Quasi, quasi me lo porto in bagno!” ma non si riferiva al tizio seduto accanto a lei, ma al mio pene. Infatti richiuse le gambe, allontanò con fermezza il suo occasionale vicino e, presami la mano, mi tirò verso il bagno del cinema. Richiuse la porta alle sue spalle e la bloccò con il fermo di sicurezza, mi appoggiò spalle al muro e mi disse : “ Ti piace la tua mammina troia ? Adesso la mamma te lo prende in bocca e se sarai bravo ci faremo una scopata memorabile ... forza, tiralo fuori, fai vedere alla mamma come sei cresciuto!”. Ero in un tale stato di eccitazione che non mi resi conto dell’ imminente atto i****tuoso che stavamo per compiere. Tirai fuori il mio pisello, ormai dolorante e gonfio, lei non disse una parola, lo guardò con gli stessi occhi che può avere chi vede una pietanza dopo un mese di digiuno, si inginocchiò e lo prese con la bocca cominciando uno dei pompini più belli della mia vita. Le uniche cose che sentivo in quel bagno erano i suoi risucchi osceni ed i mugolii di piacere che emetteva ogni volta che si rialzava per prendere fiato (cosa che accadeva molto raramente), sentivo lo sperma salire dalle palle con insistenza e credo che lei se ne accorse, infatti mi strinse il pene alla base e diede un risucchio più forte degli ...
    ... altri. Proruppi in una interminabile serie di schizzi nella sua gola e ad ogni schizzo corrispondeva un suo gemito di piacere. Non sprecò una goccia del mio seme ingoiando tutto e dicendo: “Sa di buono, hai un cazzo magnifico, ti ho fatto proprio bene, ma ti voglio sentire dentro, ho la passera in fiamme ! Perché non spegni il fuoco col tuo idrante ?!” e dicendo questo cominciò ad alzare in vita il vestito e ad abbassare gli slip alle caviglie. Si appoggiò con le mani ad un cesso pensile, divaricò oscenamente le cosce, si allargò la fica con due dita e mi disse : “Ti piace la passera della mamma ?” “Si, si mamma, è stupenda, sembra di velluto!” “E allora che aspetti ? Sei o no un maschietto ?” Ero bloccato, le gambe non rispondevano ai comandi del mio cervello, avevo davanti a me una passera aperta eppure non riuscivo a muovere un passo, sapevo che era la fica di mia mamma, non di una donna qualsiasi e questo mi bloccava. “Hei, piccolino, che hai ? Sei spaventato perché sono la mamma ? Magari se fossi una troietta qualsiasi mi avresti già sfondata ! Dico bene ?” “Si mamma, io ... io ... ecco, non ci riesco ! Porca puttana, sei mia madre !” La mamma si ricompose, tirò su gli slip e mi abbracciò, potevo sentire il calore del suo corpo, un calore non di madre ma di femmina. Aveva le guance arrossate ed il rossetto sbavato dal bocchino che mi aveva appena fatto, con un dito le tolsi una sbavatura dal labbro inferiore, lei capì, si abbasso la gonna e si diete una ritoccata al trucco. ...