1. la mia famiglia


    Date: 6/21/2017, Categories: Taboo Author: Batman_112, Source: xHamster

    ... ha detto che tu ..... ” “Le ho fatto fare un bel po’ di pratica” “Ma come ?” “E va bene curiosone, per esempio la prima volta io e Linda andammo a prendere papà in ufficio, erano quasi le due ed erano rimasti in pochi al lavoro. A Linda è sempre piaciuto un collega di papà che ha circa quarant’ anni, ed in effetti ha un bel fisico ed è un bell’ uomo, non ti nascondo che anche io un paio di volte ci ho fatto un pensierino. Comunque, eravamo nell’ ufficio di papà sedute sul divano ad aspettare che papà finisse una riunione, vidi che tua sorella aveva lo sguardo puntato su quell’ uomo, allora le consigliai di scoprire un po’ di più le gambe per mostrare il pizzo delle calze se voleva attrarre la sua attenzione e dopo chiamai il collega di papà. Lo intrattenni un poco parlando del più e del meno notando che il suo sguardo si posava con insistenza sulle cosce di tua sorella. Dopo un paio di minuti mi allontanai con la scusa di andare in bagno. Per farla breve tua sorella si è fatta scopare da quel maschione nell’ ufficio di papà.” La storia mi aveva eccitato parecchio e la mamma se ne accorse. “Ma, Roberto, ti sei eccitato ? Povero piccolo, forse non dovevo raccontarti questa storia mi devo fare perdonare ! Cosa vorresti che ti facesse la mamma ? Sono brava sai, so fare un sacco di cose! Vediamo te lo prendo in mano ? o preferisci la bocca ? Non ti offro il sederino perché ancora mi brucia, ma in compenso ho una passerina niente male ! Ti va di provare ?” e dicendo questo ...
    ... cominciò ad alzarsi la gonna. La cosa mi sconvolgeva, mia madre si stava offrendo, le avrei potuto dire qualsiasi cosa in quel momento, avrei potuto persino scoparla ma mi alzai e me ne andai in camera mia. La lasciai sul divano e notai nei suoi occhi uno sguardo che mi sembrò di delusione. Ripensai tutto il giorno a quello sguardo, cercavo di capire cosa volesse dirmi con quegli occhi azzurro mare, ma non riuscivo a capirlo. Uscì dalla mia stanza pronto a chiederlo direttamente a lei e mi diressi verso la sua camera, bussai alla porta e lei mi disse di entrare. Si stava vestendo, aveva in dosso un vestito rosso che la fasciava in maniera divina mettendo in risalto tutte le sue curve, la scollatura era molto ampia e mi permetteva di notare l’ assenza del reggiseno e lo notai ancora di più quando si chinò in avanti per cercare nel portagioie una spilla. Aveva dei seni magnifici, con le areole larghe ed i capezzoli tondi e grossi. “Che cosa guardi !? porcellino ! Le tette della mamma ?” “No!... no mamma scusami ! è che ... niente lascia perdere !” “Mettiamo fine a questo strazio per il tuo povero pisello ! Mi metto una spilla per chiudere la scollatura, anche per evitare che qualcuno, al cinema, mi violenti ... no?” “Si, infatti è meglio ! Ma, ma, quale cinema ?” aggiunsi io ancora inebetito. “Ha, già, dimenticavo, andiamo al cinema, io e te ! Ma tu cosa volevi dalla mamma ? Dovevi chiedermi qualcosa ?” “No, no mamma nulla, vado a prepararmi !” “Aspetta un attimo solo, dammi un ...
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