1. la mia famiglia


    Date: 6/21/2017, Categories: Taboo Author: Batman_112, Source: xHamster

    ... pronti e aggiungendo che ci aspettavano in garage. Mia sorella usci dalla sua stanza vestita e truccata come una vera vacca che gioca a fare la santarellina. Tailleur nero con gonna poco sopra al ginocchio, calze velatissime color carne, delle scarpe con i tacchi alti con una fibbia alla caviglia ed un trucco che metteva in risalto la sua bocca da pompinara. “Cazzo che figona !” dissi io “Ti pianteranno gli occhi addosso per tutta la sera”. “Questo è niente – disse lei – guarda cosa ho fatto !” Si alzò la gonna mostrandomi che non aveva indossato le mutandine poi abbassò la gonna e sbottonò la giacca del tailleur mettendo in mostra le sue stupende tettone senza reggiseno. I capezzoli già duri e puntati verso l’ alto, le areole brune e grandi, la sua fica appena vista mi fecero l’ effetto di una intera confezione di viagra ebbi una violenta erezione ma lei mi disse : “Già duro ? trattieniti altrimenti non ci arrivi alla fine della serata ! Ti sborri nei calzoni prima della mezzanotte ! Ho in serbo delle sorpresine per te !”. L’ idea delle “sorpresine”, come le chiamava lei, mi fece peggiorare la situazione mi sentivo il pene umido, duro e dolorante dentro i calzoni non sapevo come fare per allentare la morsa dell’ eccitazione indossai il cappotto che, data la sua larghezza, riusciva a coprire quell’ imbarazzante bozzo ed uscimmo. In macchina parlammo del più e del meno, dell’ affare concluso da mio padre e del fatto che se tutto andava come lui sperava mi avrebbe regalato la ...
    ... tanto sospirata macchina. A quelle parole mia sorella mi guardò e mi disse : “Una macchina tutta tua ?? beneeeee ! Un fratellone guidatore ! Spero mi darai un passaggio qualche volta !”, io risposi che certamente non avrei rifiutato un passaggio a mia sorella e lei mi disse in un orecchio : “Finalmente un posto dove potremo trombare in santa pace !” e si mise a ridere della mia faccia sconvolta. Arrivammo al ristorante e, come previsto, a partire dai camerieri fino ai clienti, tutti gli occhi dei maschietti erano puntati su quel gran pezzo di fica che era appena entrata nel locale. “Ti mangiano con gli occhi” dissi io e lei si limitò ad una risatina maliziosa. Mi andai a lavare le mani e sentì che i camerieri stavano tirando a sorte il “fortunato” che avrebbe servito il tavolo 14. Tornai al tavolo e, dopo pochi minuti, il vincitore si presentò menu alla mano. Mia sorella si appoggiò al tavolo in maniera tale da fare capire al cameriere che non portava il reggiseno, infatti il malcapitato sgranò gli occhi e cominciò a sudare ... potevo ben capirlo una quinta in bella mostra non capita tutti i giorni. Mangiammo benissimo e, in attesa del dessert, mia sorella disse che andava in bagno a darsi una rinfres**ta, si alzò e si diresse verso il bagno scortata dagli sguardi della intera sala. Mi era parso che vicino alla porta del bagno avesse lanciato un sorriso malizioso a qualcuno ma pensai che non sarebbe arrivata a tanto, che era solo una mia impressione. Il dubbio mi attanagliava, ...
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